Il sentiero della pietra ollare

Martedì 14 agosto 2018

Il sentiero della pietra ollare

Un salto indietro nel tempo alla scoperta della pietra ollare, la cui estrazione e lavorazione per farne lavègg (pentole e altri recipienti per la cottura) ha costituito a lungo un’importante voce dell’economia della Valmalenco.

Da Primolo, partendo dalla località “pineta”, si sale in un fitto e ombroso bosco di abeti, larici e pini silvestri, in direzione del rifugio Bosio. Dopo aver attraversato due torrenti, si incontrano l’edificio in pietra che conserva un tornio ad acqua per la lavorazione della pietra ollare e, poco più avanti, le case dei minatori, ora ristrutturate. Superata una serie di tornanti in salita, si raggiunge lo spiazzo superiore delle cave. Da qui, in leggera discesa tra larici e mughi, si entra nella bella conca dell’Alpe Pirlo con il suo laghetto, a quota 1600 circa.

Per il ritorno, si imbocca il sentiero che scende in direzione est: dopo un ripido tratto iniziale, ci si ritrova al ponte del secondo torrente incontrato in salita, dove si chiude l’anello delle cave. Non resta che percorrere nuovamente il sentiero dell’andata, tornando così a Primolo.

 

Ritrovo: bar/ristorante Lo Chalet di Primolo (fraz. di Chiesa in Valmalenco, SO)

Orario: ore 10.00

Difficoltà: media

Durata: 3h 30’ (pause escluse)

Dislivello: 400 metri circa

Quota massima: 1640 metri (cave)

Abbigliamento: scarpe o scarponcini da trekking, pile, giacca/guscio impermeabile

Pranzo: al sacco

Posti: 15

Costo: € 20,00. Famiglie con ragazzi under 14: € 30,00

Iscrizioni: entro domenica 12 agosto 2018